Il Consiglio Europeo conferma la politica dei corridoi e delle reti T.E.N riconoscendo quanto sia utile per il futuro dell’Europa un’economia interconnessa, e rilanciando anche il ruolo europeo dell’Italia.
“Quella di ieri non è una scelta nuova, ma la riconferma di una politica che tra il 2000 ed il 2006 il Governo Italiano sostenne con il consenso della Commissione europea allora in carica”, spiega Uggè, che esprime soddisfazione per l’approvazione delle linee-guida aggiornate per lo sviluppo della Rete transeuropea dei trasporti.
“Oggi, dopo le elezioni – prosegue Uggè – torna significativamente a emergere il ruolo di piattaforma europea nel Mediterraneo del nostro Paese, da un lato, e delle scelte politiche che sembrano riprendere quelle che i governi portarono avanti fino al 2011: l’aumento dei dazi sulle autovetture cinesi ne è un’ulteriore testimonianza”.
“Rilancio delle Reti Ten e competitività legata alle esigenze economico sociali devono divenire i pilastri della futura politica europea – aggiunge Uggè – Su questo tema il nostro Governo sta ottenendo sempre più condivisioni. Posizioni ideologiche contrarie hanno ricevuto un forte segnale di dissenso nelle recenti elezioni. La Fai, che nel suo Consiglio nazionale di ieri a Milano ha posto il tema al centro del proprio dibattito, auspica un sostegno delle scelte Ue da parte delle forze politiche, e ha annunciato che rilancerà la questione della permeabilità alpina fino a mettere in discussione il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi”.
“Sosterremo, speriamo non da soli, questa unica linea che porterà solo vantaggi al Paese”, conclude il presidente Fai.