

Si è aperto oggi il 10° Forum Conftrasporto-Confcommercio, appuntamento di riferimento per il settore del trasporto e della logistica. Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati i numeri, i rischi e gli impatti delle politiche di decarbonizzazione elaborati dall’Osservatorio Freight Insights, istituito dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST) e dalla Fondazione Centro Studi Economia della Logistica e delle Infrastrutture (CSELI).
Un focus particolare è stato dedicato agli impatti del sistema ETS ed ETS2, rispettivamente sul trasporto marittimo e stradale.
Impatto dell’ETS nel trasporto marittimo
L’introduzione del sistema ETS nel trasporto marittimo comporta il pagamento sulla base delle emissioni nocive prodotte. Per l’anno in corso il gettito prodotto su base europea si attesta tra circa 6 e 8 miliardi di euro. Valori che andranno ad aumentare probabilmente nel corso dei prossimi anni, quando la totalità delle emissioni prodotte verranno tassate. Il sistema ETS si applica solo in caso di servizi che coinvolgono un porto europeo, escludendo gli scali del lato africano del Mediterraneo. Questo comporta la mancata applicazione del principio “stesso mercato, stesso posto, stesse regole” che si traduce in una minor competitività degli scali europei. Con riferimento al trasporto internazionale:
Per i traffici Ro-Ro, un segmento fondamentale per il comparto marittimo del Paese, attualmente sulla tratta marittima Ravenna-Catania vi è un extra-costo di 43€ per unità di carico rispetto al tutto strada. Dal 2027, quando ETS ed ETS2 saranno in vigore a pieno regime, il prezzo medio comporterà un onere aggiuntivo per il trasporto via mare di circa 61€ a unità di carico (143€ per trasporto marittimo e 82€ per trasporto stradale).
Stima ETS2 nel trasporto stradale
Dal 2027 il sistema si allargherà anche al trasporto stradale e alle emissioni prodotte dagli edifici. Con riferimento al trasporto su gomma, si avrà un aumento per tutti gli utilizzatori, privati e imprese, del prezzo finale del gasolio. Lo studio presentato stima un gettito su scala nazionale tra i 2 e i 3 miliardi di euro su base annua, a seconda del costo di una quota di ETS2. Le stime parlano di un valore sul prezzo del gasolio di circa 30 centesimi per litro, con un aumento di prezzo di circa il 20%.
Ci avviamo verso una nuova impennata dei prezzi, paragonabili a quelli dello shock energetico del 2022 post-guerra in Ucraina, con la differenza che in quel caso fu una conseguenza di un evento esterno, che portò il Governo a contenere il prezzo del carburante, e questa volta è conseguenza di una precisa scelta. Il costo dell’ETS2, inoltre, si aggiunge a quello dell’accisa, già la più alta di Europa.
Per le imprese di autotrasporto si prospetta la tempesta perfetta, con la quota di ETS2 che annulla definitivamente il rimborso parziale dell’accisa.
Impatti geopolitica e Intelligenza Artificiale
Il report conferma l’incertezza internazionale che si riflette sui mercati e sui flussi internazionali.
A fronte di tutto ciò, aumenta il peso della transizione digitale e dell’intelligenza artificiale. Il 76% delle imprese di trasporto prevede che nei prossimi anni l’intelligenza artificiale introdurrà profondi cambiamenti all’esecuzione dei servizi, migliorandone la qualità, riducendo i costi e impattando in maniera positiva sulla sostenibilità ambientale.
Le proposte di Conftrasporto-Confcommercio
È necessario intervenire per ridurre l’impatto dell’ETS/ETS2 e supportare il processo di decarbonizzazione.
“Il 10° Forum rappresenta un momento importante per molti aspetti: in primis l’intuizione del Forum, voluta dai Presidenti Palenzona e Uggè, per consolidare il ruolo di Conftasporto-Confcommercio e creare un appuntamento di livello per tutto il settore. Oggi abbiamo dimostrato che le politiche di decarbonizzazione così strutturate non funzionano, si tramutano in una tassa sulle imprese, non garantiscano maggiore sostenibilità ambientale e non porteranno uno spostamento modale, con un ritorno al tutto strada che francamente ci lascia un po’ disorientati. Nel corso dei lavori vedremo come, purtroppo, rimane ancora valido lo slogan che lanciammo nel 2015, 10 anni fa, di un’Italia disconnessa per le inefficienze lungo l’arco alpino e la saturazione delle infrastrutture. Vedremo come le trasformazioni del mondo del lavoro richiedono una serie di correttivi normativi e politiche attive oggi necessarie a fronte di una profonda evoluzione del paradigma utilizzato”, dichiara il Presidente di Conftrasporto e Vicepresidente di Confcommercio, Pasquale Russo. “Auspichiamo un confronto con il Governo per portare le nostre proposte, non di parte ma, come è la nostra rappresentanza, sulla base di interessi diffusi per lo sviluppo del sistema economico del Paese” conclude Russo.