Abbiamo trattenuto il respiro per un giorno prima di rilasciare comunicati, per non cadere nel tranello (in troppi ci cadono) di sparare a caldo nel mucchio in difesa di specifici interessi e nella speranza di poter dare a freddo una volta tanto un contributo utile alla causa generale.
Prima considerazione: la concomitanza di eventi è stata determinante. Un nevicata straordinaria in termini di precipitazioni al suolo (fino a 70 cm) ed intensità (in 36 ore) ed il divieto di transito (secondo noi, illegittimo) imposto dal Tirolo per i mezzi pesanti che comporta la concentrazione di traffico pesante lungo il confine tutti i venerdì sera.
Seconda considerazione. Come spesso accade in contesti emergenziali il fattore umano è quello che può fare la differenza tra il bene ed il male. Ora occorre verificare, e qui lo deve fare chi ne ha la concreta potestà, se tutta la macchina organizzativa abbia funzionato a dovere e soprattutto nei tempi dovuti, e una volta accertato se ne deve dare conto. Di contro taluna utenza anche professionale, in stragrande maggioranza straniera, non ha brillato ed ha contribuito ad aggravare l’emergenza non rispettando le più elementari regole di circolazione: alcuni mezzi non avevano montato o peggio non erano in possesso di catene o pneumatici invernali. I numerosi motociclisti presenti sotto la nevicata hanno addirittura messo a rischio la propria incolumità oltre ad incidere fortemente sulla circolazione. Fin qui i fatti.
Certo è che pochi mezzi non in regola (spesso stranieri) hanno contribuito ad arrecare un enorme disagio alla maggioranza e, nel caso dell’autotrasporto, hanno anche comportato un ulteriore danno di immagine al già ingiustamente bersagliato settore. Concentriamoci su chi non rispetta le regole, individuiamolo e sanzioniamolo, ma lasciamo stare le imprese serie.
Infine, il dato più rilevante: quanto successo nello scorso week-end è l’ennesima dimostrazione di come sia fragile il nostro sistema dei trasporti lungo le direttrici alpine così indispensabile per la nostra economia. Abbiamo necessità di un sistema efficiente e resiliente, battiamoci per difenderlo. Il Governo si batta contro l’Austria contro i divieti imposti ai mezzi commerciali.