Esprimo a nome degli autotrasportatori della Fai-Conftrasporto, e mia personale, piena solidarietà al presidente Anita per le vergognose ed inaccettabili espressioni che il signor Kompatscher si è permesso di rivolgere al presidente di una federazione dell’autotrasporto italiano, su un tema che coinvolge e danneggia pesantemente le imprese di trasporto e logistica nazionali. Parlo delle limitazioni che sono in atto sull’asse del Brennero.
Ma come si permette questo signore di criticare una posizione che mira a tutelare legittimi interessi previsti e ben definiti da principi europei? Forse il politico dovrebbe ripassare la storia. Scoprirebbe che l’Austria ha riconosciuto il principio della libera circolazione delle merci quando richiese di entrare nella Comunità U.E. che solo ora, strumentalizzando la questione ambientale, tenta di mettere in discussione. Si ricordi degli Eco punti, e come andò a finire.
La caduta di stile delle affermazioni che contestano al Presidente dell’Anita il diritto/dovere di dover tutelare gli interessi delle imprese italiane, in nome di una appartenenza alla comunità “altoatesina”, della quale Thomas Baumgartner, sono certo, è certamente un degno rappresentante, si commenta da sola. Il “politico” Kompatscher non può sollevare dubbi in merito né avanzare critiche sulle posizioni del leader di una federazione di categoria che risponde ai suoi aderenti. Non gli può essere consentito, anche perché, a mio avviso, dimostra un senso della democrazia tutto particolare e per lo meno discutibile.
Ad un politico queste dichiarazioni, e sono certo che lo sappia bene, non sono ammesse. Si scusi con tutti gli associati dell’Anita e con gli italiani.
Paolo Uggè
Presidente FAI-Conftrasporto
24 gennaio 2022