Ponte sullo Stretto, Uggè (Conftrasporto) replica a Bonelli (Verdi) “frutto dell’ideologia salviniana? ‘Quel progetto è un’opera europea”

“Solo l’ignoranza, la supponenza o una forma autocastrante di ambientalismo esasperato può consentire a chi in modo miope definisce il Ponte sullo Stretto un’opera legata all’ideologia salviniana”.

Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto-Confcommercio replica così alle affermazioni rese oggi dal leader dei Verdi Angelo Bonelli durante il question time alla Camera.

“Senza nulla togliere all’azione portata avanti dall’attuale ministro dei Trasporti, occorre ricordare che l’idea non è di oggi (forse il ministro Salvini andava alle elementari, quando nacque il progetto), ma fu lanciata da un grande commissario europeo, Karol Van Miert, olandese, fin dal 1984. Successivamente, il proposito di realizzare le grandi reti Ten europee venne completato da Loyola De Palacyo, che ne sostenne il progetto ottenendo l’approvazione del Parlamento europeo”, puntualizza Uggè.

“L’Italia nella lista delle opere europee che interessavano il nostro Paese ottenne quattro corridoi su dieci, tanti erano quelli definiti urgenti e indispensabili per l’economia europea – spiega il presidente di Conftrasporto – Tra questi appunto risultava presente il Ponte sullo Stretto”.

“Chi fa rappresentanza politica con la demagogia e con i pregiudizi dovrebbe documentarsi – incalza Uggè – Ma questa forse è un’ipotesi che certi leader con la visuale a senso unico non riescono quasi mai a comprendere”.

“Il Ponte sullo Stretto consentirà a un popolo di oltre cinque milioni di persone di avere finalmente un vero collegamento con il Continente. Per l’Europa, sarà una preziosa opera di connessione nord-sud, realizzando un’offerta logistica in grado di migliorare la competitività del sistema europeo attraverso una piattaforma proiettata nel mare Mediterraneo”, conclude il presidente di Conftrasporto.